Dimmi dove sei e ti dirò quale mostra visitare. Non è un vero viaggio se non c’è una tappa al museo, per aprire una porta su un altro mondo e un altro modo di vedere le cose. In attesa di fuggire in Puglia per tuffarci nella nuova edizione di Yeast Photo Festival, manifestazione diffusa che unisce fotografia, arti visive e food (quest’anno tra fine settembre e inizio novembre), prendiamo appunti ad Arles: fino al 24 settembre i luoghi più interessanti della cittadina in Provenza ospitano Les Rencontres de la photographie. Sei le sezioni tematiche, per una varietà di punti di vista su Un état de conscience, tema di questa edizione, che racchiude uno sguardo sfaccettato sul mondo (https://www.rencontres-arles.com/).
Un altro mondo – virtuale – si esplora al Centre Pompidou di Metz, con Worldbuilding. Videogiochi e arte nell’era digitale (dal 10 giugno 2023 al 15 gennaio 2024). Si parte dall’assunto: i games sono per il XXI secolo quello che i film sono stati per il XX e i romanzi per il secolo precedente. Nel 2022 nel nostro pianeta c’erano 3 miliardi di giocatori: più di un terzo della popolazione mondiale. Un po’ troppi per parlare di un hobby. I videogiochi sono un fenomeno globale che unisce le persone in modi nuovi. Una forma di sperimentazione sociale, di allenamento alla vita (e alla guerra, talvolta), ma anche una forma d’arte. La mostra raccoglie opere che fanno riferimento ai videogiochi dagli anni Ottanta ad oggi, facendo emergere la potenza generatrice di altri mondi attraverso il gaming. Oggi artisti e creator stanno spingendo il formato oltre il valore di mero intrattenimento per abbracciare questioni sociali, politiche ed estetiche. Una forma di comunicazione da studiare (www.centrepompidou-metz.fr).
Dall’altra parte della Manica, a Manchester, dal 30 giugno al 28 agosto, si celebra la più pop delle artiste giapponesi contemporanee: Yayoi Kusama. You, Me and the Baloons è un’installazione psichedelica e coinvolgente, con opere alte fino a 10 metri. Un viaggio surreale nella nuova International Factory, tra bambole gigantesche, esseri tentacolari e paesaggi a pois (https://factoryinternational.org/).
Ci sarà da aspettare l’autunno, invece, per assistere all’ascesa della skate culture nell’Olimpo del design, il Design Museum di Londra: dal 20 ottobre Skateboard porta nelle sale tavole dagli anni Cinquanta in poi, dalle grafiche pop fino a quelle più concettuali (designmuseum.org). Nel mentre, allenatevi a Barga, con il Museo dell’Assurdo dell’urban artist 108, in mostra alla Galleria Comunale fino al 27 agosto: sketches, tavole, opere di diverse dimensioni formano un collage di grande impatto. La mostra, a cura di Gian Guido Grassi, si intitola I cantori: il motivo, lo dovrete scoprire inerpicandovi sulle Apuane. Buon viaggio!
Francesca Puliti